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Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-06-28 ad oggi 2010-07-16 Sintesi (Più sotto trovate gli articoli)

2010-07-01 MILANO - Accendere la lavatrice o la lavastoviglie di sera, di notte e nei fine settimana sarà più conveniente. Un poco più conveniente, va subito detto. Perché in questi orari (e giorni) il costo dell'energia elettrica sarà più vantaggioso. Debutta infatti la cosiddetta "tariffa bioraria per tutti". O almeno: da oggi, per cominciare, per quattro milioni e mezzo di famiglie, che ad agosto saliranno a undici e a fine anno venti. Praticamente quasi tutte quelle che ancora non hanno optato per un'offerta sul libero mercato (nove su dieci), che continuano a consumare in base alle tariffe regolate dall'Autorità per l'energia e che ora automaticamente si vedranno addebitare costi di consumo diversi a seconda del momento in cui il loro contatore inizierà a girare. Due tariffe, appunto. Una più vantaggiosa — indicata in bolletta come F23 — se si consuma dalle 19 alle 8 ma anche il sabato e nei giorni festivi. E una più alta — definita F1 — se si usa energia elettrica dalle 8 alle 19 dei giorni feriali quando la richiesta è più elevata.

Pedaggi, via alla stangata sui pendolari anche 120 euro al mese tra casa e lavoro

Così 1.270 chilometri di strade diventano a pagamento. L'Anas compenserà il taglio dei fondi statali colpendo chi vive fuori dalle grandi città

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Il Mio Pensiero (Vedi il "Libro dei Miei Pensieri"html PDF ):

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Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-06-28 ad oggi 2010-07-16

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2010-06-28

30 Giugno 2010

TARIFFE

Cala la bolletta della luce,

ma cresce il gas

Nuovo calo per la bolletta della luce (-0,5%) ma nuovo aumento per quella del gas (+3,2%). Su entrambi i settori incide l'aumento delle quotazioni petrolifere (oltre il 25% negli ultimi 12 mesi), ma l'asimmetria tra le variazioni elettricità e gas è legata alla permanente differenza tra le efficienze dei due mercati: in crescita per l'elettrico, ancora insoddisfacente per il gas. Lo rende noto l'Authority per l'Energia.

Per l'energia elettrica, la diminuzione dello 0,5% si aggiunge alle consistenti riduzioni già registrate nel 2009 e nei primi due trimestri di quest'anno. La spesa media di una famiglia tipo si riduce ulteriormente di circa di 2 euro su base annua; questa nuova riduzione si somma a quelle di 39 euro del 2009 e di 23 euro dei primi due trimestri del 2010. L'ultima riduzione (-0,5%) sarebbe stata superiore se non si facesse sentire il crescente impatto degli oneri per i sussidi alle fonti rinnovabili che, per legge, fanno parte della bolletta (nota integrativa di seguito). In particolare, rispetto al 2009 è raddoppiata l'incidenza del fotovoltaico che oggi rappresenta circa 800 milioni di euro interamente a carico della bolletta.

Per il gas naturale, sull'aumento del 3,2% pesano la scarsa concorrenza ed, ancora, l'incremento delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi: rispetto al giugno 2009, infatti, il petrolio è aumentato di oltre il 25% in euro. Per una famiglia tipo così si determina una maggior spesa di 32 euro, su base annua. A fronte di questa situazione, l'Autorità ha già per tempo deciso una modifica della formula di aggiornamento trimestrale prezzi, applicabile dal primo ottobre, "che determinerà un contenimento delle bollette prima dei maggiori consumi invernali delle famiglie. Infatti la nuova formula consentirà di trasferire ai consumatori i primi benefici emergenti dai minori prezzi gas dei mercati internazionali spot e dalle rinegoziazioni dei contratti a lungo termine take or pay; tutto ciò rispettando i contratti in essere e l'equilibrio economico-finanziario degli operatori di settore".

LUCE, ARRIVA LA BIORARIA

Ddomani per 4,5 milioni di famiglie il costo dell'energia elettrica sarà calcolato in base alle nuove tariffe biorarie: più convenienti la sera, la notte e i festivi e più alte nel corso della giornata, quando domanda e costo dell'elettricità sono effettivamente più elevati.

Tre le fasce di consumo. La prima, dalle 8 alle 19 dei giorni feriali, è quella in cui la tariffa per l'energia elettrica è più costosa ed è indicata nelle bollete don il termine "fascia F1"; la seconda, dalle 19 alle 8 dei giorni feriali, è la fascia oraria agevolata in cui la tariffa per l'energia elettrica è più bassa. È indicata nelle bollette con il termine "fascia F2/3". Infine, nei week end e nei giorni festivi, si applica la tariffa agevolata per l'intera giornata.

Il passaggio al nuovo sistema è automatico per tutti i consumatori che non hanno aderito al mercato libero e che sono dotati di contatore elettronico (in grado cioè di leggere i consumi nei diversi momenti), ma sarà graduale. Da domani saranno interessate 4,5 milioni di famiglie, ad agosto si salirà a 11 milioni, a 15,5 a ottobre, a 20 milioni a dicembre.

Per risparmiare bisognerà quindi abituarsi a concentrare almeno due terzi dei consumi di sera, in nottata e nei week end, ricordandosi per esempio di mandare la lavatrice e la lavastoviglie dopo cena, di accendere lo scaldabagno elettrico la mattina appena svegli o di stirare la domenica. Per cominciare ad organizzarsi con un pò di anticipo, nelle tre bollette precedenti all'introduzione dei nuovi prezzi sono riportate informazioni dettagliate selle novità e i consumi effettuati sono già ripartiti in base alle tre fasce.

RISPARMIO E RISPETTO DELL'AMBIENTE

Nel primo anno e mezzo la differenza fra maggiore o minor prezzo sarà molto piccola, circa il 10%. A partire da gennaio 2012 le differenze di prezzo saranno più accentuate con maggiori possibilità di risparmio o con eventuali aggravi più significativi. Inoltre, l'Autorità stima che, se l'insieme delle famiglie italiane spostasse il 10% dei consumi nei periodi più favorevoli, si otterrebbe una riduzione di 450 mila tonnellate l'anno di anidride carbonica, equivalente alle emissioni di una centrale in grado di soddisfare i consumi di una città di circa 500 mila abitanti. Si risparmierebbero circa 9 milioni l'anno per minori emissioni di CO2, circa 80 milioni come costo per il combustibile e oltre 120 milioni come costi di impianto. Nell'insieme, il risparmio a favore della collettività sarebbe di oltre 200 milioni l'anno.

 

 

 

 

 

 

 

CORRIERE della SERA

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2010-07-01

Come risparmiare sulla bolletta

in quattro milioni e mezzo di case

Parte la tariffa bioraria dell'elettricità.

I più avvantaggiati? I single

IL DOSSIER

Come risparmiare sulla bolletta

in quattro milioni e mezzo di case

Parte la tariffa bioraria dell'elettricità.

I più avvantaggiati? I single

MILANO - Accendere la lavatrice o la lavastoviglie di sera, di notte e nei fine settimana sarà più conveniente. Un poco più conveniente, va subito detto. Perché in questi orari (e giorni) il costo dell'energia elettrica sarà più vantaggioso. Debutta infatti la cosiddetta "tariffa bioraria per tutti". O almeno: da oggi, per cominciare, per quattro milioni e mezzo di famiglie, che ad agosto saliranno a undici e a fine anno venti. Praticamente quasi tutte quelle che ancora non hanno optato per un'offerta sul libero mercato (nove su dieci), che continuano a consumare in base alle tariffe regolate dall'Autorità per l'energia e che ora automaticamente si vedranno addebitare costi di consumo diversi a seconda del momento in cui il loro contatore inizierà a girare. Due tariffe, appunto. Una più vantaggiosa — indicata in bolletta come F23 — se si consuma dalle 19 alle 8 ma anche il sabato e nei giorni festivi. E una più alta — definita F1 — se si usa energia elettrica dalle 8 alle 19 dei giorni feriali quando la richiesta è più elevata.

Il "debutto"

L'introduzione della "bioraria" sarà graduale. Innanzitutto quanto a differenza tra le due tariffe: per i primi 18 mesi, e cioè fino alla fine del 2011, sarà limitata al 10%, dal 2012 sarà invece più marcata. Ma poi, come s'è detto, anche quanto a numero di famiglie interessate. Da oggi la "bioraria" viene applicata a famiglie che, spiega Marco Bulfon, responsabile Prezzi e Tariffe di Altroconsumo: "Utilizzano la tariffa del cosiddetto servizio di maggior tutela (indicato in bolletta con le sigle D2 e D3 monoraria); che nelle ultime tre bollette si sono ritrovati i consumi ripartiti nelle due fasce di riferimento; che sempre attraverso le ultime tre bollette sono stati informati del cambiamento a partire dal 1° luglio". Si tratta in ogni caso di famiglie già dotate del contatore elettronico già riprogrammato per leggere a distanza i consumi in base a fasce orari.

Cosa fare per risparmiare

L'autorità per l'energia ha fornito le indicazioni per risparmiare grazie alla fascia bioraria transitoria: "Bisognerà concentrare almeno i due terzi dei consumi (il 67%) nelle ore più vantaggiose". Aggiunge Bulfon: "Per chi già effettua più dei due terzi dei propri consumi nella fascia serale, potrebbe essere conveniente sottoscrivere già la cosiddetta bioraria a richiesta in cui la differenza di prezzo tra la fascia diurna e quella serale è più ampia". Per risparmiare bisogna utilizzare innanzitutto gli elettrodomestici che consumano di più negli orari in cui si spende meno. Vale a dire: lavastoviglie, lavatrici, forni elettrici. Ciascuno di questi "mangia" in media 2 kWh. Attenzione però al sovraccarico: il contatore elettronico è più preciso e superati i 3,3 kW (la potenza media) salta. E visto che aumentare la potenza costa, l'Autorità sta valutando la possibilità di garantire i 4 kW senza ulteriori costi per l'utente. La classe energetica di ogni elettrodomestico, va da sè, fa la differenza.

Avvantaggiati e svantaggiati

Ma la differenza maggiore in fatto di risparmi la farà il profilo della famiglia-consumatrice. Il single che lavora tutto il giorno accende lavastoviglie, lavatrice e ferro da stiro solo la sera o nel fine settimana non avrà difficoltà ad allinearsi alla "bioraria". Passaggio naturale anche per le famiglie che seguono lo stesso stile di vita. Dovranno aggiustare un po' il tiro le famiglie che concentrano più di un terzo dei consumi elettrici tra le 8 e le 19. Svantaggiati invece i pensionati, le casalinghe e tutti quelli che lavorano in casa. Perché se è vero che un kWh nella fascia bassa costa un centesimo in meno, in quella alta ne costa uno in più.

Famiglie a confronto

Ma quanto effettivamente farà risparmiare la "bioraria"? L'associazione dei consumatori Altroconsumo ha preso in considerazione due tipologie di famiglie e ha provato a calcolare l'effettivo risparmio. Prendiamo una famiglia di cinque persone: figli in età scolare, consumo annuo di 4270 kWh. Se ha un comportamento virtuoso (24% dei consumi in fascia di punta, 76 in fascia agevolata) spende con la monoraria 859,87 euro l'anno, con la bioraria transitoria 856,06 e con la bioraria a richiesta 849,62. Il risparmio? Tre euro e 81 centesimi con la transitoria (-0,4%) e 10,25 con la bioraria a richiesta (-1,2%). Una famiglia di tre persone, invece, di cui una sempre a casa, con un consumo annuo di 3012 kWh e un comportamento virtuoso che concentra il 70% dei consumi nella fascia vantaggiosa spende in un anno rispettivamente 510,09 euro (monoraria), 509,12 (bioraria transitoria) e 507,48 (a richiesta). Con un risparmio dato dalle biorarie di 0,97 euro e 2,61 euro. Pochissimo, soprattutto se confrontato con quelli garantiti ad esempio dalla tariffa Luce sconto sicuro di Edison, quella al momento più vantaggiosa sul libero mercato segnalata dai consumatori ma anche dall'Autorità dell'Energia attraverso il suo "Pesa consumi": oltre 70 euro di risparmio per la famiglia da 5 persone e 40 per quella da 3. Da Altroconsumo avvertono: "I risparmi contenuti sono l'effetto della scelta di procedere per passi graduali e permettere alle famiglie di abituarsi alla doppia tariffa. Col 2012 la differenza tra giorno e notte sarà maggiore". Certo: "Quello che salta all'occhio è che il libero mercato offre sempre meglio. E se non si impone è perché oggi per il consumatore è impossibile calcolare la tariffa che fa per lui". Per provarci: il "Pesa consumi" (www.autorita.energia.it) o il calcolatore interattivo di Altroconsumo (www.altroconsumo.it).

Alessandra Mangiarotti

01 luglio 2010

 

 

 

scatta per quanto riguarda la luce anche la nuova tariffazione bioraria

Bollette: dal primo luglio rincara il gas (+3,2%), cala l'energia elettrica (-0,5%)

Complessivamente le variazioni tariffarie comporteranno per i consumatori un aggravio di 30 euro l'anno

scatta per quanto riguarda la luce anche la nuova tariffazione bioraria

Bollette: dal primo luglio rincara il gas (+3,2%), cala l'energia elettrica (-0,5%)

Complessivamente le variazioni tariffarie comporteranno per i consumatori un aggravio di 30 euro l'anno

(Ansa)

(Ansa)

MILANO - Aumentano le tariffe del gas, diminuiscono ancora quelle dell'elettricità. Da domani, primo luglio, le bollette della luce diminuiranno dello 0,5%, mentre per il metano ci sarà un aumento del 3,2%. È quanto disposto dall'Autorità per l'energia per il terzo trimestre dell'anno. Complessivamente le variazioni tariffarie comporteranno per i consumatori un aggravio di 30 euro l'anno (+32 per il gas, -2 euro per l'elettricità).

FASCE ORARIE PER L'ENERGIA ELETTRICA - Oltre alle variazioni di prezzo stabilite, come ogni tre mesi, dall'Autorità per l'energia, da domani per 4,5 milioni di famiglie il costo dell'energia elettrica sarà calcolato in base alle nuove tariffe biorarie: più convenienti la sera, la notte e i festivi e più alte nel corso della giornata, quando domanda e costo dell'elettricità sono effettivamente più elevati.

LA STRUTTURA ORARIA - Ecco quali sono le nuove fasce orarie per il consunmo dell'energia elettrica.

1) Dalle 8 alle 19 dei giorni feriali. È la fascia oraria in cui la tariffa per l'energia elettrica è più costosa. È indicata nelle bollette con il termine "fascia F1".

2) Dalle 19 alle 8 dei giorni feriali. È la fascia oraria agevolata in cui la tariffa per l'energia elettrica è più bassa. È indicata nelle bollette con il termine "fascia F2/3".

3) Week end e festivi. In questi casi viene applicata la tariffa agevolata (fascia F2/3) per l'intera giornata.

CHI RIGUARDA - Il passaggio al nuovo sistema è automatico per tutti i consumatori che non hanno aderito al mercato libero e che sono dotati di contatore elettronico (in grado cioè di leggere i consumi nei diversi momenti), ma sarà graduale. Da domani saranno interessate 4,5 milioni di famiglie, ad agosto si salirà a 11 milioni, a 15,5 a ottobre, a 20 milioni a dicembre.

COME RISPARMIARE - Per risparmiare bisognerà abituarsi a concentrare almeno due terzi dei consumi di sera, in nottata e nei week end, ricordandosi per esempio di mandare la lavatrice e la lavastoviglie dopo cena, di accendere lo scaldabagno elettrico la mattina appena svegli o di stirare la domenica. Per cominciare ad organizzarsi con un po' di anticipo, nelle tre bollette precedenti all'introduzione dei nuovi prezzi sono riportate informazioni dettagliate selle novità e i consumi effettuati sono già ripartiti in base alle tre fasce.

A CHI CONVIENE E A CHI NO - I più flessibili nel cambiamento di abitudini saranno sicuramente i single e le coppie senza figli, o comunque tutti coloro che passano la maggior parte della giornata fuori casa. Limitare i consumi alle ore serali sarà invece più complicato per le famiglie con bambini, per chi ha una colf in casa di giorno, per chi lavora da casa o per i pensionati.

QUANTO SI PUÒ RISPARMIARE - Nel primo anno e mezzo la differenza fra maggiore o minor prezzo sarà molto piccola, circa il 10%. A partire da gennaio 2012 le differenze di prezzo saranno più accentuate con maggiori possibilità di risparmio o con eventuali aggravi più significativi.

IMPATTO SULL'AMBIENTE - L'Autorità stima che, se l'insieme delle famiglie italiane spostasse il 10% dei consumi nei periodi più favorevoli, si otterrebbe una riduzione di 450 mila tonnellate l'anno di anidride carbonica, equivalente alle emissioni di una centrale in grado di soddisfare i consumi di una città di circa 500 mila abitanti. Si risparmierebbero circa 9 milioni l'anno per minori emissioni di CO2, circa 80 milioni come costo per il combustibile e oltre 120 milioni come costi di impianto. Nell'insieme, il risparmio a favore della collettività sarebbe di oltre 200 milioni l'anno.

Redazione online

30 giugno 2010

2010-06-28

Scatta il piano delle tariffe alternate: via alle fasce orarie più convenienti

Gas e luce, risparmi di notte e nei weekend

Ogni cliente troverà nelle bollette l'esatta ripartizione dei suoi consumi nei diversi momenti della giornata

Scatta il piano delle tariffe alternate: via alle fasce orarie più convenienti

Gas e luce, risparmi di notte e nei weekend

Ogni cliente troverà nelle bollette l'esatta ripartizione dei suoi consumi nei diversi momenti della giornata

ROMA - Gas e luce a tariffe alternate: fasce orarie con cifre più convenienti. Con i nuovi prezzi biorari, segnala l'Autorità per l'energia elettrica e il gas, l'elettricità costerà meno dalle 19 alle 8 dei giorni feriali, tutti i sabati, domeniche e altri festivi (in bolletta sono le fasce orarie "F 23") e costerà di più dalle 8 alle 19 dei giorni lavorativi (in bolletta è la fascia oraria 'F1'). Con i prezzi biorari, "conviene concentrare almeno due terzi (più del 66%) dei propri consumi negli orari a minor prezzo, ad esempio utilizzando alcuni elettrodomestici (come lavatrice, lavapiatti, scaldabagno, forno elettrico, ferro da stiro, eccetera) nelle fasce orarie 'F 23'". Le opportunità di risparmio saranno "tanto maggiori quanto più i consumi verranno spostati nei momenti convenienti". Ogni cliente troverà nelle bollette l'esatta ripartizione dei suoi consumi nei diversi momenti, in modo da poter conoscere le proprie abitudini di utilizzo dell'elettricità. In un anno, i periodi più convenienti "sono circa il doppio di quelli più costosi: concentrando i consumi in questi momenti si potrà risparmiare". Sarà quindi opportuno cercare di non utilizzare eccessivamente gli elettrodomestici quando i prezzi sono più alti, per evitare aumenti della spesa. Nei prossimi 18 mesi, i prezzi biorari "avranno solo un piccolo effetto di risparmio o di maggior spesa in bolletta". Infatti, "per dare alle famiglie con consumi ancora sbilanciati nei momenti a maggior prezzo, il tempo di abituarsi a conoscere i propri consumi nei diversi momenti, di valutare i cambiamenti della spesa e di adottare comportamenti favorevoli al risparmio", l'Autorità per l'energia, accogliendo anche le richieste provenienti dalle associazioni dei consumatori, ha previsto un periodo transitorio di 18 mesi nei quali vi sarà solo una piccola differenza fra i due prezzi (10%). Dal gennaio 2012, invece, verranno applicati prezzi biorari che rispecchieranno integralmente il diverso costo dell'elettricità all'ingrosso nei diversi momenti. "Le differenze di prezzo saranno quindi più accentuate- segnala l'Autorità- con maggiori possibilità di risparmi in bolletta e viceversa". L'organismo di controllo ha reso disponibili anche prezzi biorari "a richiesta" che prevedono differenze di prezzo maggiori, già aderenti ai diversi costi all'ingrosso dell'elettricità nei diversi momenti: chi volesse da subito l'applicazione di questi prezzi, potrà farne domanda al proprio fornitore. Le informazioni sono disponibili sul sito dell'Autorità.

I DIVERSI TIPI I CONSUMO - Gli elettrodomestici non consumano tutti nello stesso modo: qualcuno influisce molto sulla nostra bolletta (quelli a più alto consumo, tipo lavatrici, lavastoviglie, ferri da stiro, scaldabagni elettrici, cucine e stufe elettriche eccetera), altri meno. Per aiutare a capire come utilizzarli nel modo più efficiente con i nuovi prezzi biorari, l'Autorità ha messo on line (www.autorita.energia.it) il "Pesa Consumi, un simulatore che consente di calcolare quanto i singoli elettrodomestici di casa influiscano in percentuale sui consumi complessivi. In particolare, il sistema evidenzia il peso dell'utilizzo dei diversi elettrodomestici nei momenti in cui l'elettricità costa di più. Con il "Pesa consumi", si può simulare lo spostamento di alcune di queste apparecchiature nei momenti più convenienti e quindi valutare quanto consumo può essere concentrato nelle ore a minor prezzo e quanto pesa in percentuale il singolo spostamento di ogni elettrodomestico. Per utilizzare lo strumento occorre avere a disposizione la propria bolletta nella quale è indicata la ripartizione dei consumi nelle diverse fasce.

 

25 giugno 2010(ultima modifica: 27 giugno 2010)

 

 

 

REPUBBLICA

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2010-07-16

Facciamo luce sulla bolletta

di Agnese Ananasso

L’arrivo della tariffa elettrica bioraria ha riportato in primo piano la questione dell’apertura del mercato. Ancora pochi coloro che hanno cambiato gestore, tra difficoltà e truffe

Switch. La frustrazione di non riuscirci

La bioraria: come funziona

Il contatore è intelligente. Ma non si applica

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Sono ancora pochi gli italiani che scelgono il libero mercato dell’elettricità (solo l'11 per cento in tre anni dall'avvio della liberalizzazione) ma sono tanti coloro che ricorrono alle associazioni di consumatori e all'Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg) per lamentare scarsa trasparenza delle tariffe, cambi di gestore non autorizzati e bollette salate, per chilowattora mai consumati. Sono ben 12mila le segnalazioni arrivate all’associazione di consumatori Altroconsumo nell’ultimo anno per problemi con vecchi e nuovi gestori.

"I consumatori si rivolgono a noi perché non c’è trasparenza nelle bollette, i costi non sono chiari e spesso si trovano anche con doppie fatturazioni o importi maggiorati" spiega Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo. "Anche questa scarsa migrazione verso nuovi gestori è dettata in parte dalla difficoltà a capire i reali vantaggi economici al passaggio a un nuovo operatore".

C’è anche da dire che il margine su cui i gestori possono agire è veramente minimo, siamo nell’ordine di una manciata di centesimi di euro per chilowattora, per un risparmio del 10-15 per cento rispetto al mercato di maggior tutela (quello cioè basato sulle tariffe stabilite dall’Autorità), per cui diventa anche difficile essere particolarmente aggressivi sull’offerta commerciale.

Eppure succede che qualche gestore "ci provi" comunque, ossia attui autonomamente il cosiddetto switch senza che l’utente finale se ne accorga. "Qui si tratta di comportamenti scorretti, che vanno segnalati, o venendo da associazioni come la nostra o, in seconda battuta, rivolgendosi al all’Autorità" continua Martinello. "In questi casi spesso l’utente è stato solo contattato dal gestore ma non ha mai sottoscritto lo switch e si ritrova con la fatturazione di un altro operatore o addirittura con una doppia fatturazione. Per risolvere questo tipo di problemi in tempi brevi abbiamo aperto un tavolo di conciliazione per risolvere la controversia in tempi rapidi, ritornando al vecchio gestore, ricevendo un risarcimento in tempi ragionevoli (in caso di doppia bolletta o di fatturazione maggiorata) a costi contenuti, senza metter di mezzo avvocati. I tempi si allungano se per esempio il contatore funziona male o se sono addebitati consumi anomali, per effetto di dispersione di corrente".

Altroconsumo proprio per favorire il dialogo tra consumatori e operatori sta portando avanti la campagna Controcorrente per richiedere maggiore trasparenza e bollette più semplici da leggere, anche se il dilemma tra semplificazione e dettaglio delle voci non è facile da risolvere. "Ci rendiamo conto di questa difficoltà oggettiva ma si potrebbe per esempio iniziare a semplificare le trafile per il cambio di operatore (abolendo per esempio il tempo di disdetta di 30 giorni) o sveltire i risarcimenti" puntualizza Martinello. "Snellire la burocrazia in altri paesi è un servizio a valore aggiunto, uno strumento di marketing aggressivo per attrarre nuovi clienti. Possibile che qui in Italia, a tre anni dall’avvio delle liberalizzazioni, questo non sia ancora chiaro?".

 

 

 

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Sembra facile come dicono ma questo cambio di gestore non è poi così veloce né intuitivo. Dopo aver cercato su internet tra i vari siti degli operatori (Enel, Eni, Edison, E.On, etc) ne scelgo uno, quello che, almeno a prima vista mi sembra più vantaggioso.

Scelgo l’offerta che mi consente di gestire tutto on line: bolletta alla mano, inizio a compilare il modulo, impiego circa cinque minuti ma, quando arriva il momento di premere il tasto invio, si blocca la procedura perché un campo obbligatorio (quello relativo all’importo medio della bolletta bimestrale) non è stato compilato correttamente. Tento allora di reinserire il dato in cinque differenti modi ma niente da fare, alla fine mollo e, dopo un quarto d'ora, ne esco sconfitta.

Provo allora con un altro gestore ma anche qui la fortuna non mi arride perché cerco di capirci qualcosa con le offerte ma mi risultano tutte poco chiare e poi quella tariffa "bloccata" per un anno non mi piace. Che succede dopo un anno, visto che il contratto da sottoscrivere è di due anni?

Getto la spugna, spengo e vado a letto, ci penserò domani. Forse.

 

 

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Guccini (1983)

Due fasce di consumi

La prima novità della tariffa bioraria è la suddivisione dei consumi in due fasce di prezzo, una di punta (dalle 8 alle 19 dei giorni feriali), in bolletta indicata con la sigla F1, e una agevolata (la sera dopo le 19 nei feriali e tutto il fine settimana), indicata con F23. La bioraria è attivabile solo dove è presente un contatore elettronico.

Chi è coinvolto

A partire dal primo luglio tutti gli utenti che finora non hanno cambiato fornitore di energia elettrica, e che quindi sono rimasti nel cosiddetto mercato tutelato, e che utilizzano già un contatore elettronico, passeranno automaticamente alla tariffa bioraria stabilita dall’Autorità per l’energia. Sulla bolletta deve esserci scritto: uso domestico residente con tariffa D2 monoraria, uso domestico residente con tariffa D3 monoraria, uso domestico non residente con tariffa D3 monoraria. Inoltre il cambiamento deve essere annunciato nelle tre bollette precedenti (gli ultimi sei mesi).

A chi conviene

La tariffa bioraria non è l'ideale per tutti: lo stile di vita fa la differenza. Il cambiamento sarà favorevole solo a chi è fuori casa tutto il giorno e sbriga le faccende domestiche la sera e nel weekend. Chi invece utilizza la corrente di giorno è costretto a cambiare abitudini o dovrà usufruire della fascia oraria più costosa.

Fase di transizione

Per fare in modo che i consumatori si abituino gradualmente alla nuova tariffa, per i primi 18 mesi (fino a dicembre 2011) è prevista una bioraria "morbida", che prevede una differenza di costo limitata tra le due fasce orarie (il 10 per cento). È bene abituarsi subito al cambiamento perché con la bioraria a regime, la differenza di costo tra il giorno e la notte sarà maggiore.

Fonte: www.altroconsumo.it

 

 

Il contatore è intelligente, ma non si applica

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Guccini (1983)

Niente più autolettura del contatore elettrico, una liberazione, quasi come dire niente più ceretta! Finalmente in Italia si comincia a vedere un po’ d’America, il paese dove le volture di utenze domestiche si effettuano solo comunicando un cambio di residenza, in quattro e quattr’otto. E questi contatori elettrici "intelligenti", sono dei veri concentrati di scienza! Che ti liberano dalla necessità di fare il tondino sul calendario nei fatidici "tre giorni che precedono l’invio della bolletta", durante i quali comunicare la lettura, onde evitare l’arrivo delle famigerate bollette forfetarie, basate sulle stime dei consumi, che, guarda caso, sono sempre superiori a quelli effettivi.

In sostanza è stata una bella sorpresa quando, entrata nel sito internet del mio gestore ho appreso la novità della lettura automatica a distanza. Senonché dopo qualche giorno, a smontare la mia illusione di essere in un paese dove dai progetti si passa ai fatti, mi arriva una bolletta di un importo pari a sei-sette volte l’importo delle altre bollette: 268 euro contro i 35-40 euro bimestrali soliti. Un importo ridotto, è vero, ma consono a un single che vive in un monolocale e che sta tutto il giorno fuori casa. Chiamo subito il call center accorgendomi dell’anomalia e mi viene detto che "il sistema di lettura a distanza non può sbagliare". Faccio presente che la lettura è errata visto che il contatore segna una cifra nettamente inferiore a quella riportata in bolletta. Mi viene allora proposto l’invio di un tecnico che rileverà la lettura effettiva e la comunicherà all’operatore.

L’appuntamento è fissato una settimana dopo. Nel frattempo, visto che la bolletta sarebbe andata in pagamento – grazie alla domiciliazione bancaria – un paio di giorni dopo l’intervento del tecnico, cancello il pagamento automatico. Il giorno stabilito arriva il tecnico che effettivamente rileva l’anomalia nelle lettura ma mi fa presente che la rettifica non è immediata e che devono sentire il customer care. Ritelefono al call center e mi dicono che per avere la nuova bolletta mi devo recare allo sportello perché telefonicamente non è possibile impostare l’invio della nuova bolletta. Altrimenti, onde evitare file chilometriche e mezze giornate perse, posso pagare la bolletta e poi man mano godere dei conguagli relativi alle future bollette, sempre sulla base delle letture a distanza (una basata sui consumi effettivi e l’altra sui consumi stimati).

Non ci penso nemmeno e preferisco mettermi in fila, far elaborare una nuova bolletta e pagare, come è giusto, quello che ho consumato.

 

 

 

 

 

2010-07-01

CONSUMI

Tariffe biorarie, un'occasione

ma l'insidia è dietro l'angolo

Più convenienti la sera, la notte e i festivi, più alte nel corso della giornata, permettono di pagare l'elettricità consumata al suo giusto valore. Ma il vero risparmio dipende da alcuni fattori. Bisogna capire bene il meccanismo

di VALERIO GUALERZI

ROMA - Si annuncia come una rivoluzione a favore dei consumatori, ma l'insidia si nasconde dietro l'angolo. Da oggi per oltre 4 milioni di famiglie il costo dell'energia elettrica sarà calcolato in base alle nuove tariffe biorarie 1: più convenienti la sera, la notte e i festivi e più alte nel corso della giornata, quando domanda e costo dell'elettricità sono effettivamente più elevati. Come spiegato dall'Autorità per l'energia e il gas, 2grande "sponsor" del cambiamento, si tratta di un provvedimento dettato dalla necessità di imporre criteri di equità nei pagamenti. "I prezzi biorari - spiegano dall'Authority - consentono di pagare l'elettricità consumata nei diversi momenti al suo giusto valore: fino ad oggi, invece, con un unico prezzo indifferenziato, chi usava l'elettricità nelle ore a basso prezzo pagava anche una parte dei costi di chi consuma nelle ore più costose".

Oltre a importanti benefici in termini ambientali, finita la fase transitoria fissata in 18 mesi, la novità, adottando comportamenti virtuosi, offre alle famiglie anche opportunità di risparmio. A quel punto la differenza di prezzo passerà infatti dall'attuale 10% a oltre il 40%. Per cogliere questa possibilità occorre però capire bene il meccanismo che regola la bioraria. Per questo, in soccorso dei consumatori, è scesa in campo la rivista Altroconsumo 3, mettendo a disposizione l'elaborazione di profili tipo dei consumi casalinghi che evidenziano risparmi o maggiori costi rispetto alla tariffa bioraria e un "calcolatore" consultabile online per scegliere le offerte commerciali che meglio si adattano alle esigenze di consumo degli utenti.

GUARDA LE TABELLE 4

"È importante sottolineare - spiegano dalla redazione della rivista distribuita in abbonamento e consultabile sul web 5 - che la nuova tariffa non sarà l'ideale per tutti: sarà più vantaggiosa per chi ha abitudini di consumo notturne, penalizzando però chi usa l'energia elettrica durante il giorno". In quest'ultima categoria il caso esaminato da Altroconsumo è quello di una famiglia di pensionati con scaldabagno elettrico. "Si tratta di persone che sono a casa anche di giorno e hanno un elettrodomestico, come lo scaldabagno, che consuma molto. Sulla base delle nostre simulazioni la percentuale dei consumi annui effettuati nelle ore di punta è pari al 46%. L'aggravio di spesa per i consumatori non sarà importante: circa 3 euro. La bioraria, quindi, non darà problemi dal punto di vista economico".

La stessa famiglia "approfittando della bioraria per imparare a migliorare il nostro comportamento nei consumi di energia potrebbe ridurre i consumi nella fascia di punta del 15%, utilizzando lavatrice, lavastoviglie, ferro da stiro e aspirapolvere solo nelle ore in cui la corrente costa meno". Risparmi più consistenti possono essere colti scegliendo tra le offerte del mercato libero, ma il mensile mette in guardia dalla pubblicità ingannevole. "Sono centinaia - ricordano da Altroconsumo - le denunce che ci sono pervenute da consumatori allettati dal messaggio di convenienza della tariffa di operatori che comunicano solo la componente del prezzo dell'energia, voce che costituisce però solo il 55% dell'importo totale della tariffa che il consumatore trova in bolletta". Il grosso della nostra spesa energetica è composta infatti da tasse e canone pagato per il servizio.

(30 giugno 2010)

 

 

 

 

TARIFFE

Luce meno cara, ma aumenta gas

Famiglie, bilancio si aggrava di 30 euro

Senza il costo dei sussidi alle fonti rinnovabili, spiega l'Autorità per l'energia, il ribasso sull'elettricità sarebbe stato maggiore. Per il gas, invece, aumento causato da scarsa concorrenza e inefficienze del sistema. L'authority garantisce: contenimento dei costi con l'arrivo dell'inverno e l'aumento dei consumi

Luce meno cara, ma aumenta gas Famiglie, bilancio si aggrava di 30 euro

ROMA - Dal primo luglio aumentano le tariffe del gas, mentre diminuiscono ancora quelle dell'elettricità. Se le bollette della luce diminuiranno dello 0,5%, per il metano l'aumento è decisamente più consistente, pari a un più 3,2%. E' quanto disposto dall'Autorità per l'energia per il terzo trimestre dell'anno. Complessivamente, le variazioni tariffarie comporteranno per i consumatori un aggravio di 30 euro l'anno (+32 per il gas, -2 euro per l'elettricità).

L'authority spiega che il ribasso delle tariffe sulla luce sarebbe stato superiore allo 0,5% senza il "crescente impatto" degli oneri per i sussidi alle fonti rinnovabili. Per il settore del gas, invece, l'Authority lamenta invece la "scarsa concorrenza" e le "inefficienze del sistema". Elementi che, sommati all'aumento delle quotazioni petrolifere (oltre 25% negli ultimi 12 mesi) hanno determinato l'aumento di oltre il 3%.

L'authority assicura che da ottobre, prima dell'aumento dei consumi nei mesi invernali, il nuovo metodo di aggiornamento dei prezzi garantirà un contenimento dei costi.

(30 giugno 2010)

 

 

ENERGIA

Rivoluzione in bolletta

Arrivano le fasce orarie

Da luglio, 4 milioni di famiglie pagheranno tariffe diverse a seconda del momento in cui usano l'elettricità. I risparmi, all'inizio contenuti, a regime supereranno il 40%. L'Authority: "Più equità e rispetto per l'ambiente"

di VALERIO GUALERZI

Rivoluzione in bolletta Arrivano le fasce orarie

ROMA - Più equità, meno costi in bolletta e benefici per l'ambiente. Sono le promesse della rivoluzione nella bolletta dell'elettricità pronta a scattare il primo luglio. Per circa quattro milioni di famiglie a partire dall'inizio del nuovo mese l'energia non costerà infatti più lo stesso, ma sarà divisa in fasce orarie. Quando la richiesta ed i costi dell'elettricità sono minori, dalle 19.00 alle 8 del mattino dal lunedì al venerdì, nell'intero fine settimana e nei giorni festivi (indicate in bolletta come fasce orarie "F2 e F3") si pagherà l'elettricità a un prezzo più basso. Il costo sarà invece più alto nelle restanti ore dei giorni feriali, ovvero dalle 8.00 alle 19.00, quando la domanda e i costi dell'elettricità sono maggiori (fascia oraria "F1"). Al momento la possibilità di pagare l'elettricità con prezzi diversi a seconda degli orari già esiste su base volontaria, ma dal primo luglio la novità riguarderà automaticamente tutti gli utenti dotati di un nuovo contatore elettronico appositamente "riprogrammato che hanno ricevuto in questi mesi l'apposito avviso da parte del loro fornitore.

Volendo introdurre questo cambiamento destinato a influire su usi e abitudini quotidiani con gradualità, la differenza tra le due tariffe per un periodo transitorio di 18 mesi sarà solo del 10%. Questo significa che anche adeguando i propri comportamenti alla nuova tabella oraria il risparmio in bolletta sarà di pochi euro. L'Autorità per l'energia e il gas ha realizzato ad esempio le proiezioni con i profili di due consumi tipo, quelli di un single e quelli di una famiglia composta da quattro persone. Tenendo conto che l'utilizzo degli elettrodomestici più energivori (lavatrice, lavastoviglie, scaldabagno elettrico, ferro da stiro, forno elettrico) è già orientato verso le fasce orarie a costo minore (72% in "F2" e "F3" e 28% in "F1" nel caso della famiglia, 79% in "F2" e "F3" e 21% in "F1" nel caso del single) su base annuale il risparmio sarebbe in entrambi i casi inferiore ai quattro euro. A determinare uno scarto così basso non è solo il piccolo margine di differenza iniziale tra le due tariffe, ma soprattutto il fatto che il costo dell'energia è solo una parte marginale di ciò che paghiamo in bolletta, mentre il grosso è determinato da canone e imposte varie.

"Andando a toccare un aspetto così importante della vita degli italiani siamo convinti che ci volesse grande gradualità, anche per dare alle persone la possibilità di valutare nel concreto i cambiamenti della spesa in bolletta e di adottare comportamenti favorevoli al risparmio", spiegano dall'Autorità per l'energia e il gas, l'istituzione che più a spinto affinché venisse introdotta la tariffa bioraria. "Finita la fase transitoria - sottolineano ancora - la differenza di prezzo salirà di oltre il 40% e i comportamenti virtuosi potranno incidere in maniera più consistente, ma la prima motivazione che ha portato a questa novità su scala mondiale è stata la volontà di introdurre un principio di equità: all'ingrosso il prezzo dell'energia elettrica è più alto quando la domanda è elevata e più basso quando c'è minore richiesta. I prezzi biorari consentono di pagare l'elettricità consumata nei diversi momenti al suo giusto valore: oggi, invece, con un unico prezzo indifferenziato, chi usa l'elettricità nelle ore a basso prezzo paga anche una parte dei costi di chi consuma nelle ore più costose".

Più equità da subito, possibili risparmi di consistenti a partire dai prossimi anni, ma anche vantaggi futuri per l'ambiente. L'Autorità ritiene, in particolare, che lo spostamento dei consumi potrà contribuire a ridurre il picco di domanda elettrica e, di conseguenza, a ridurre la necessità di ricorrere alla produzione garantita dalle centrali meno efficienti. Tutto ciò avrà un positivo effetto di riduzione delle emissioni inquinanti nel breve periodo e, nel medio-lungo periodo, potrà ridurre la necessità di costruire nuovi impianti diminuendo inoltre le perdite sulla rete.

(24 giugno 2010)

 

 

 

 

 

Pedaggi, via alla stangata sui pendolari

anche 120 euro al mese tra casa e lavoro

Così 1.270 chilometri di strade diventano a pagamento. L'Anas compenserà il taglio dei fondi statali colpendo chi vive fuori dalle grandi città

di VALENTINA CONTE

Pedaggi, via alla stangata sui pendolari anche 120 euro al mese tra casa e lavoro

ROMA - Non sarà una stangata, ma per molti è già il "balzello di Tremonti". Iniquo, intollerabile e in un periodo di crisi. Il doppio rincaro delle tariffe, in vigore da oggi sulle autostrade italiane, ha fatto arrabbiare proprio tutti: sindaci, commercianti, cittadini. E tra ricorsi al Tar e barricate ai caselli, a pagare di più alla fine saranno i pendolari. Chi vive, cioè, alle porte delle grandi città e, ogni giorno, su tangenziali, raccordi, anelli è costretto alla transumanza per lavoro o studio. Andata e ritorno, cinque giorni a settimana, costeranno anche 120 euro al mese.

L'aumento è dunque doppio: quello generale (fino al 5%) che colpisce tutte le tratte (un millesimo al Km per le auto, 3 per i camion) e quello nuovo che renderà a pagamento 1.270 chilometri di strade fino a ieri gratuite.

Entrambi a vantaggio dell'Anas (83 milioni l'incasso 2010): il primo per i maggiori canoni chiesti alle concessionarie private, il secondo "a riduzione del contributo statale", cioè minori trasferimenti. "Noi non ci guadagniamo un euro", fanno sapere da Anas che con il suo presidente Pietro Ciucci assicura: "Non è una stangata", visto che il viaggio Roma-Milano in fondo "costerà solo 50 centesimi in più". In realtà, dai calcoli di Autostrade per l'Italia, sono 1,80 euro in più per le auto, balzello compreso, e 4,40 in più per i camion.

Ma come funzionano i nuovi pedaggi? Le tariffe forfettarie intanto sono di 1,20 euro per le auto e 2,40 per i camion (1 e 2 euro più Iva). Un po' più basse per le piccole tratte, perché non possono per legge superare il 25% di quanto dovuto in totale: se il ticket è di un euro il rincaro lo porterà a 1,25. I balzelli si pagheranno nei 26 caselli indicati dal decreto, in entrata ed uscita. Ad esempio, chi arriva a Roma da A1 (nord o sud), A12, A24 paga una quota in più, quella del Raccordo anulare, ai 9 caselli di accesso alla città, sommando il balzello al normale ticket. Chi parte da Roma, deve comunque la quota Gra che pagherà al casello di uscita, qualunque esso sia. Se parto da Roma, direzione Bologna, pagherò a Bologna. Per la Roma-Milano, si passa da 33,10 euro a 34,90. Per la Roma-Firenze Certosa, si paga due volte il balzello: una in "quota Gra", l'altra in quota Firenze-Siena, altra strada Anas sottoposta al salasso: i 14,80 euro di ieri, oggi lievitano a 17,50.

I paradossi, però, si sprecano. A Torino, ad esempio. La strada per l'aeroporto di Caselle, oggi strada Anas gratuita e non dotata di caselli propri, incasserà l'obolo da quelli della tangenziale: Settimo, Falchera, Bruere. Ma se si prende dal centro della città, la strada per Caselle è ancora gratis. Un operaio che vive a Settimo e lavora nell'indotto auto di Rivoli, invece, paga 20 centesimi in più: da 1,10 a 1,30. Tutti i giorni, due volte al giorno. Ancora, chi vive a Fiano Romano, al nord della capitale, e lavora sulla Salaria, esce di solito a Settebagni, dunque neanche sfiora il Gra, ma dovrà versare il balzello perché Fiano Romano è nell'elenco dei caselli "piovra".

Sempre a Roma, chi entra da est e usa la A24 per venire a lavorare o studiare in città, non si serve del Gra eppure verserà di più. Ancora, la Roma-Fiumicino verrà pagata da chi si serve della Roma-Civitavecchia, perché lì ci sono i caselli, ma certo non è diretto in aeroporto. Senza parlare delle merci. Secondo la Cna, l'aggravio per il settore sarà di 3 milioni di euro l'anno solo su Roma, dove ogni giorno circolano 35 mila mezzi pesanti: di questi, 15 mila entrano dai caselli. I sindaci del Chianti, domani presidieranno il casello di Firenze-Certosa, nel giorno del Palio. Anche lì chi utilizza quel passaggio ed è diretto in Chianti, non usa la Firenze-Siena, ora non più gratuita, eppure deve sborsare il relativo balzello. Per finire, il capolavoro. La Salerno-Reggio. Percorrerla gratis è ancora possibile: basta evitare i caselli di Cava dè Tirreni e Nocera ed entrare o uscire a Battipaglia. Semplice.

(01 luglio 2010)

 

 

L'UNITA'

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2010-06-28

 

 

il SOLE 24 ORE

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2010-06-28

Dal primo luglio tariffa bioraria per le bollette della luce. Ecco cosa cambia e come risparmiare

di Rossella CadeoCronologia articolo26 giugno 2010

Questo articolo è stato pubblicato il 26 giugno 2010 alle ore 18:41.

Conto alla rovescia per la "bioraria": dal 1° luglio per la luce si cominceranno a pagare prezzi diversi a seconda che il consumo dei kilowattora avvenga di giorno oppure di sera e nei festivi. La svolta interesserà subito quattro milioni di utenti per arrivare a quota 13 milioni entro fine anno. In ogni caso niente paura – rassicurano dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas – all'inizio il delta tra i prezzi delle due fasce di consumo sarà molto basso per consentire alle famiglie di abituarsi con calma alla novità. E anche per il futuro quando i due prezzi saranno più distanziati, non ci sono da temere scossoni sulla bolletta né, peraltro da contare su risparmi stellari.

Il nuovo sistema è finalizzato piuttosto a promuovere comportamenti più consapevoli nei confronti della risorsa elettricità, con conseguenti benefici in termini di efficienza, risparmio energetico e tutela ambientale. Perché tuttavia gli utenti si abituino a una gestione degli interruttori di casa, fondamentale sarà l'attività di informazione di istituzioni e operatori interessati, prima fra tutti la stessa Autorità.

La "migrazione"

Chiamati progressivamente alla "migrazione" si stima siano complessivamente 25,7 milioni di utenze su circa 28,6 (il 90%): si tratta di tutti coloro che ancora non hanno abbandonato le condizioni e le tariffe del servizio di maggior tutela (dove i prezzi di riferimento sono aggiornati trimestralmente dall'Aeeg) per aderire a qualche altra soluzione disponibile sul mercato libero dell'energia (scelta che comunque resta sempre possibile per chi non dovesse trovare adeguata al proprio profilo la bioraria che sta per scattare). Non tutte le famiglie partiranno contemporaneamente comunque: requisito indispensabile per il passaggio è che l'utenza sia dotata di contatore elettronico e che il dispositivo sia stato riprogrammato per la telelettura dei consumi nelle due diverse fasce orarie. Sulle ultime bollette che le società stanno mandando ai loro clienti è comunque indicato se la fornitura è già inserita nel sistema.

Gradualità anche nell'introduzione della "bioraria per tutti": accogliendo le richieste delle associazioni di consumatori, l'Autorità ha previsto un periodo transitorio di 18 mesi durante il quale lo scostamento tra i due prezzi (quello più caro, tecnicamente F1, valido dalle 8 alle 19 dei giorni feriali, e quello più conveniente, tecnicamente F2 ed F3, valido dalle 19 alle 8 dei feriali e nei festivi) sarà intorno al 10%. Dal gennaio 2012 tuttavia, la differenza degli addebiti nelle due fasce orarie sarà più marcata. I prezzi biorari infatti – spiegano all'Aeeg – vogliono rispecchiare il diverso costo dell'energia elettrica all'ingrosso nelle diverse ore (più alto di giorno quando c'è maggior domanda e più basso la sera, nei fine settimana e nei festivi quando la richiesta è minore), stabilendo una maggiore equità fra i consumatori perché ogni utente pagherà il giusto prezzo in relazione al proprio modo di utilizzare l'elettricità, come già avviene nel settore industriale.

Comportamenti

Con la bioraria sarà possibile ridurre la propria bolletta, anche se di pochi euro all'anno. Per ottenere questo obiettivo però sarà necessario concentrare almeno il 67% dei propri consumi negli orari a minor costo: lavatrice e lavastoviglie, ad esempio, sarà meglio farle partire di sera o nei fine settimana, mentre gli apparecchi accesi sempre (tipico il frigorifero) hanno già i due terzi dei kilowattora nelle fasce F2 ed F3.

Se per il single che sta in casa prevalentemente la sera o la notte e per la coppia con figli sempre fuori, la novità di luglio non comporterà grandi cambiamenti di abitudini, qualche attenzione in più potrebbe essere necessaria per chi "vive" maggiormente la casa di giorno: ad esempio, pensionati, casalinghe, famiglie con collaboratori domestici o con figli studenti, professionisti che lavorano nella propria abitazione.

 

 

 

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ENERGIA

Rivoluzione in bolletta

Arrivano le fasce orarie

Da luglio, 4 milioni di famiglie pagheranno tariffe diverse a seconda del momento in cui usano l'elettricità. I risparmi, all'inizio contenuti, a regime supereranno il 40%. L'Authority: "Più equità e rispetto per l'ambiente"

di VALERIO GUALERZI

Rivoluzione in bolletta Arrivano le fasce orarie

ROMA - Più equità, meno costi in bolletta e benefici per l'ambiente. Sono le promesse della rivoluzione nella bolletta dell'elettricità pronta a scattare il primo luglio. Per circa quattro milioni di famiglie a partire dall'inizio del nuovo mese l'energia non costerà infatti più lo stesso, ma sarà divisa in fasce orarie. Quando la richiesta ed i costi dell'elettricità sono minori, dalle 19.00 alle 8 del mattino dal lunedì al venerdì, nell'intero fine settimana e nei giorni festivi (indicate in bolletta come fasce orarie "F2 e F3") si pagherà l'elettricità a un prezzo più basso. Il costo sarà invece più alto nelle restanti ore dei giorni feriali, ovvero dalle 8.00 alle 19.00, quando la domanda e i costi dell'elettricità sono maggiori (fascia oraria "F1"). Al momento la possibilità di pagare l'elettricità con prezzi diversi a seconda degli orari già esiste su base volontaria, ma dal primo luglio la novità riguarderà automaticamente tutti gli utenti dotati di un nuovo contatore elettronico appositamente "riprogrammato che hanno ricevuto in questi mesi l'apposito avviso da parte del loro fornitore.

Volendo introdurre questo cambiamento destinato a influire su usi e abitudini quotidiani con gradualità, la differenza tra le due tariffe per un periodo transitorio di 18 mesi sarà solo del 10%. Questo significa che anche adeguando i propri comportamenti alla nuova tabella oraria il risparmio in bolletta sarà di pochi euro. L'Autorità per l'energia e il gas ha realizzato ad esempio le proiezioni con i profili di due consumi tipo, quelli di un single e quelli di una famiglia composta da quattro persone. Tenendo conto che l'utilizzo degli elettrodomestici più energivori (lavatrice, lavastoviglie, scaldabagno elettrico, ferro da stiro, forno elettrico) è già orientato verso le fasce orarie a costo minore (72% in "F2" e "F3" e 28% in "F1" nel caso della famiglia, 79% in "F2" e "F3" e 21% in "F1" nel caso del single) su base annuale il risparmio sarebbe in entrambi i casi inferiore ai quattro euro. A determinare uno scarto così basso non è solo il piccolo margine di differenza iniziale tra le due tariffe, ma soprattutto il fatto che il costo dell'energia è solo una parte marginale di ciò che paghiamo in bolletta, mentre il grosso è determinato da canone e imposte varie.

"Andando a toccare un aspetto così importante della vita degli italiani siamo convinti che ci volesse grande gradualità, anche per dare alle persone la possibilità di valutare nel concreto i cambiamenti della spesa in bolletta e di adottare comportamenti favorevoli al risparmio", spiegano dall'Autorità per l'energia e il gas, l'istituzione che più a spinto affinché venisse introdotta la tariffa bioraria. "Finita la fase transitoria - sottolineano ancora - la differenza di prezzo salirà di oltre il 40% e i comportamenti virtuosi potranno incidere in maniera più consistente, ma la prima motivazione che ha portato a questa novità su scala mondiale è stata la volontà di introdurre un principio di equità: all'ingrosso il prezzo dell'energia elettrica è più alto quando la domanda è elevata e più basso quando c'è minore richiesta. I prezzi biorari consentono di pagare l'elettricità consumata nei diversi momenti al suo giusto valore: oggi, invece, con un unico prezzo indifferenziato, chi usa l'elettricità nelle ore a basso prezzo paga anche una parte dei costi di chi consuma nelle ore più costose".

Più equità da subito, possibili risparmi di consistenti a partire dai prossimi anni, ma anche vantaggi futuri per l'ambiente. L'Autorità ritiene, in particolare, che lo spostamento dei consumi potrà contribuire a ridurre il picco di domanda elettrica e, di conseguenza, a ridurre la necessità di ricorrere alla produzione garantita dalle centrali meno efficienti. Tutto ciò avrà un positivo effetto di riduzione delle emissioni inquinanti nel breve periodo e, nel medio-lungo periodo, potrà ridurre la necessità di costruire nuovi impianti diminuendo inoltre le perdite sulla rete.

(24 giugno 2010)